Nome : Canederli
Portata : Primo piatto
Tempo di preparazione : 30m - 1h.
Livello di difficoltà : Facile.
Descrizione :
Si tratta di “gnocchi” grandi o piccoli a composizione variabile di pane raffermo, in Italia si trovano unicamente nella cucina regionale del Trentino Alto Adige del Friuli e del Bellunese.
Curiosità :
La cappella del castello di Hocheppan, vicino a Bolzano, custodisce uno straordinario ciclo di affreschi dipinto intorno all’anno 1180.
Un particolare di questi affreschi mostra la vergine partoriente.
La balia é in cucina e controlla la pentola nella quale cuociono 5 canederli.
Altro particolare, con la mano destra ne infilza uno con la forchetta e fa il gesto di assaggiarlo.
Ecco dunque che qui, nel castello di Hocheppan, ci imbattiamo nella prima e più antica rappresentazione dei canederli.
Si racconta anche un’altra versione sulle origini dei canederli tirolesi … alcuni lanzichenecchi (aiutanti contadini) stavano attraversando il Tirolo ed entrarono in una osteria affamati e stanchi.
Intimarono all’oste di preparare subito qualche cosa da mangiare, altrimenti avrebbero distrutto completamente la locanda.
L’ostessa aveva la dispensa vuota … di necessità virtù, prese le poche cose avanzate, tagliò dello speck, delle salsicce e pane raffermo in piccoli dadi, aggiunse del latte e della farina, impastò e formò delle semplici palle che poi gettò nell’acqua bollente. In poco tempo fu in grado di presentare alla marmaglia affamata questo piatto d’ emergenza.
I lanzichenecchi erano entusiasti di quello che avevano mangiato.
La vera nascita di questa preparazione, va ricercata nella grama vita che conducevano le genti di montagna, isolati – poche provviste – povertà, l’economia montana era autarchica e quindi l’ingegno si è aguzzato e ha fatto sì che usassero quelle poche cose che avevano per rendere meno monotono il cibo, dando la forma dei canederli.